“Ebano e Avorio“ è questo il titolo della mia nuova collezione di alta moda. Questo nome è nato ascoltando alcune splendide musiche di Giacomo Puccini suonate magnificamente da un antico pianoforte a coda, i cui tasti erano appunto in ebano e avorio, colori contrastanti del bianco e del nero che mi hanno ispirato a sceglierli come filo conduttore nel mood delle mie nuove creazioni, il cui contrasto di immagine opposta riesce sempre ad esprimere grande eleganza visiva ed estetica.

L’armonia poi di quelle note musicali e i gioiosi sentimenti che ho provato hanno stimolato in me il desiderio di ricreare immagini che potessero far ritrovare una rinnovata italianità di stile, di arte e un buon gusto sartoriale e con essa anche quel senso di classicità e di vera bellezza, con eleganza e stile nelle linee ed equilibrio nelle forme. Una moda delicata e armoniosa che desidera ingentilire e rendersi donante alla figura, che ritrova la ricercatezza della manualità nel dettaglio e la raffinatezza nell’insieme.

“Ho scelto dei tessuti morbidi e setosi, pizzi evanescenti e doppiati, scintilli di paillettes illuminati da luminescenze di cristalli swarovski e contornati da boa di piume di cigno in colori contrastanti; abiti dai delicati drappeggi intrecciati nelle due tonalità del bianco e del nero.

Unica nota di colore un abito indaco a completamento della collezione.

CREDITS:
ROBERTO GUARDUCCI ALTA MODA STYLIST
SALVATORE LEONE PRESS OFFICE
FRANCESCO OTTOMANIELLO PHOTOGRAPHER
ELISABETTA TANSELLA MAKE UP ARTIST
NICOLA DE GIGLIO HAIR STYLE
FLORIANA RUSSO MODEL
MARTINA CARETTA MODEL
SHARIS BORGOMASTRO MODEL

Roberto Guarducci

Il fashion designer Roberto Guarducci ha all’attivo una lunga e brillante carriera. Livornese ma residente ed operativo a livello professionale a Bari ha un curriculum vitae nel campo della moda di tutto rispetto. Dopo aver frequentato molte case di moda tra Roma e Milano ha acquisito una notevole esperienza nel settore, sperimentando le sue capacità creative all’interno di Aziende molto importanti del calibro di Luciano Soprani per approdare successivamente nella Maison delle Sig.re Fendi a Roma, per le quali ha lavorato per oltre vent’anni sino al 2003. Attualmente è Docente di Fashion Design presso l’Accademia di Belle Arti ed è direttore artistico di eventi fashion e glamour.

“Sono nato a Livorno nel 1959 ma ho sempre vissuto a Bari, dove attualmente svolgo il mio lavoro. Durante gli anni ’80 ho lavorato a Roma e soprattutto a Milano. La mia carriera è iniziata nel 1978: credo che quello della moda sia stato un lavoro per il quale sono stato predestinato; è un lavoro che a me piace molto e verso il quale ho sentito sempre un’attrazione particolare. Ci tengo a precisare che tutto è avvenuto per casi fortuiti: ho iniziato a Bari presso l’Azienda “Trione” che mi chiese di disegnare pellicce. Prima di questa esperienza la Famiglia Mincuzzi, nel cui negozio erano presenti le Griff più importanti, da Versace ad Armani, venne a sapere che avevo disegnato un abito per mia madre che fu molto apprezzato: in particolar modo fui notato dalla Sig.ra Fortuna Mincuzzi. Quando ho iniziato io nel campo della moda non esistevano né Accademie né tantomeno Università che potessero indirizzare i giovani in tale campo. Entrai nella Maison Basile a Milano per imparare il mestiere al fianco dello Stilista Luciano Soprani, che funse per me come una sorta di “bottega degli artisti”. Subito dopo, nel 1982, conobbi le Sig.re Fendi che mi chiesero se volessi lavorare nella “Maison Fendi” a Roma, lavoro che ho accettato con estrema gioia e che ho svolto sino al 2003. L’incontro con le Sig.re Fendi è avvenuto puramente per un caso della sorte: è stata mia madre ad incontrare per ben due volte, una volta mentre si trovava in una sala d’attesa di uno studio medico e l’altra in aeroporto, una delle Sig.re Fendi e nel corso delle loro conversazioni emerse il fatto che io mi occupassi di moda tanto da incuriosire le Sig.re Fendi da chiedermi un incontro conoscitivo: da quell’incontro deciso dal destino fui assunto. Nella “Maison Fendi” io ho avuto modo di trovare un’immagine della moda esponenziale e ho avuto il piacere di collaborare anche, tra le altre figure che ho conosciuto in Atelier, con il genio della Moda Karl Lagerfeld e con il costumista Piero Tosi”.

Il famoso costumista Piero Tosi, collaboratore importantissimo di molti, tra più famosi film di Luchino Visconti e di tanti tra i maggiori registi italiani, gli chiese (insieme alle sorelle Fendi) di ricreare degli abiti di scena già utilizzati nei film “La Traviata” diretto dal maestro Zeffirelli e anche di alcuni abiti indossati dall’attrice Silvana Mangano nel film “Gruppo di famiglia in un interno” del regista Visconti, con cui Fendi aveva collaborato alla creazione degli accessori di pellicceria, per un programma televisivo della rete Rai. Di questo lavoro rimasero poi tutti molto soddisfatti e Guarducci fu molto felice per questa particolare opportunità che gli avevano dato.

Durante il periodo che lavorava per Fendi, Guarducci seguiva la realizzazione delle sfilate del famoso marchio di moda nel calendario ufficiale delle manifestazioni più importanti della Moda Italiana come “Donna sotto le Stelle” che andava in onda in estate, in diretta dalla scalinata di Trinità dei Monti in piazza di Spagna a Roma.

“Sono entrato nella Maison Fendi molto timidamente perché, sebbene avessi avuto esperienze importanti a Milano si trattavano pur sempre di prêt-à-porter, mentre in casa Fendi si aveva modo di confrontarsi dalla borsetteria alla pellicceria, all’abbigliamento (foulard, costumi da bagno). Io ho visto crescere l’Azienda da livello famigliare all’industrializzazione massima sino al 1999, anno in cui è stata venduta ad una multinazionale francese (proprietari peraltro di Louis Vuitton)”.

Inoltre, Guarducci ha avuto modo anche di conoscere e apprezzare, attraverso queste esperienze professionali e shooting fotografici, le top model internazionali più importanti di quegli anni che sfilavano per la Maison Fendi del calibro di Naomi Campbell, Monica Bellucci, Linda Evangelista, Christie Tarlington, Clarissa Burt, Claire Aktinson, Ines de la Fresange, Dalma Callado, Yasmine Gaudi, Lee Skelton, Iman, Munia e tante altre.

E’ stato coinvolto nel 1989 anche come costumista nella realizzazione degli abiti nel film “L’amico Arabo” del regista Carmine Fornari, che aveva tra gli attori principali Luca Barbareschi. Il film fu girato nelle principali città della Tunisa e nel deserto del Sahara.

Dopodiché aver trascorso 20 anni nell’Ufficio Stile della Maison Fendi è rientrato a Bari impegnandosi in Consulenze di Fashion Design, insegnando anche all’Università di Bari dal 2003 sino al 2013 per poi diventare Docente di Fashion Design presso l’Accademia delle Belle Arti.

Dopo aver maturato nel tempo la giusta esperienza, sperimentando le sue capacità professionali e artistiche, gli è stato molto naturale sviluppare il desiderio di creare il brand che portasse il suo nome e la creazione della sua griffè.

Fu così che nacque il marchio Roberto Guarducci.

Il suo brand firma collezioni di abiti dell’Alta Moda, racchiudendo in ogni sua creazione tutte le qualità di stile, eleganza, femminilità e classe, esaltando l’immagine di nuova donna romantica.

Abiti dall’elegante allure all’ impareggiabile glamour, recuperando il vocabolario della vera bellezza, così da darle il giusto valore.

Canoni fondamentali della mission del brand Guarducci sono: l’eleganza, la raffinatezza e la bellezza, dove l’obiettivo unico delle sue collezioni è  mirato alla ricerca di un’ alta qualità  creativa e ad un’estetica seducente.

Abiti che nella loro completezza donano emozioni di colori, di forme e di linee che esaltano e valorizzano al massimo la figura romantica della donna, nel rispetto della persona e della personalità, senza dimenticarne l’originalità creativa e la qualità sartoriale.

Nelle varie collezioni lo stilista segue un unico filo conduttore,vestendo donne in modo sofisticato e sensuale, con abiti dalla linearità e dallo stile femminile e raffinato, ricco di forme inedite ed eleganti.

Uno degli abiti più rappresentativi delle sue collezioni è chiamato “L’Angelo Sposa”, come simbolo dell’idealizzazione della purezza estetica e della suprema femminilità.

Le ispirazioni creative a cui fa’ rifermento per i suoi abiti possono essere di varia natura ma l’Arte pittorica degli artisti dell’Art Nouveau e dell’Art Déco sono per lui una fonte inesauribile di emozioni e quindi di spunti estetici fondamentali al suo ideale di ricerca estetica e di sperimentazione.

I suoi abiti si rivolgono ad una donna consapevole della propria personalità, delle proprie caratteristiche fisiche ed estetiche e che vuole valorizzare al massimo la propria femminilità con raffinata eleganza.

Guarducci ha ricevuti moltissimi premi per le sue creazioni sartoriali e per il suo talento nel creare Alta Moda. Uno tra i tanti premi che gli sono stati assegnati è il premio Madama, il cui nome è legato alla stilista messinese Mimma Ferraro (chiamata anche Madama Ferraro) che negli anni ’50 -’70 si è distinta nel campo dell’Alta Moda collaborando con i più ricercati luxury brand al mondo come Chanel, Dior e Yves Saint Laurent grazie al suo gusto raffinato ed elegante e, viene assegnato agli stilisti più illustri che si sono distinti nel campo dell’Alta Moda nazionale e internazionale.

Consolidata è anche la sua figura di direttore artistico in diversi eventi e fashion show come Il Premio Moda di Matera (per più edizioni), The Look of the Year e in particolare per il grande evento di Alta Moda “La Magia delle Muse” di cui ne è l’ideatore e promotore, il cui obiettivo è quello di mettere in evidenza la valorizzazione della bellezza attraverso la moda, la cultura e l’arte in ogni sua espressione.

Giunta alla sua settima edizione, con grandi successi e consensi, sin dal primo anno si svolge nella Sala delle Muse del Circolo Unione del Teatro Petruzzelli di Bari. La sala è affrescata dagli splendidi dipinti dell’artista Armenise, che decorano il salone e rappresentano le Muse ispiratrici della Bellezza e dell’Arte, in un contesto di grandi specchi e stucchi dorati, con grandi lampadari di cristallo, a cui si è ispirato per la realizzazione di questa esclusiva manifestazione.

Il noto Evento glamour, nel corso degli anni, ha visto in defilè stilisti famosi a livello nazionale ed internazionale come Gianni Molaro, Nino Lettieri, Franco Ciambella, Carlo Alberto Terranova Sarli New Land, Michele Miglionico, Claudia Perdicchia in arte TITTA’ e tanti altri noti personaggi conosciuti dello spettacolo e della moda, oltre che giovani talentuosi che si stanno affermando nel mondo delfashion e del design con il loro brand.

Ad ogni edizione viene assegnato il premio “La Musa dell’Anno”, ad una Eccellenza della moda, del giornalismo, del cinema, della cultura, dell’arte e dello spettacolo, che si è saputo/a particolarmente distinguere nella sua professione.

Nelle scorse edizioni questo prestigioso premio è stato assegnato alla famosa giornalista Rai Mariella Milani, alla principessa Rosalba Messeni Nemagna esperta di moda, teatro e spettacolo, alla nota giornalista di Telenorba Daniela Mazzacane e alla signora Elsa Tomasicchio esperta di moda e di organizzazione di grandi eventi ed altri.

Oltre all’ evento di Alta Moda “La Magia delle Muse” lo stilista è l’ideatore e il direttore artistico anche della “La Magia delle Sirene” che si svolge da qualche anno nella sede estiva del Circolo Unione.

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Roberto Guarducci

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