Istituto Secoli, eccellenza nel campo della formazione moda, ha partecipato a

FASHION GRADUATE ITALIA edizione 2021,

il palcoscenico milanese dedicato alle migliori scuole e accademie italiane di moda.

Il 26 ottobre alle ore 16.15 ha sfilato Designer To Watch, il progetto che coinvolge alcuni tra i migliori talenti emergenti dell’Istituto con le loro creazioni.

Giovanni Notarnicola con ‘Metamorphosis’ – women’s wear capsule collection È strumento di denuncia contro gli stereotipi che la società impone. Ripercorrendo le principali fasi di questa trasformazione la collezione narra, in un primo momento, la condizione di prigionia seguita da segnali di rinascita e maturazione. Il messaggio metaforico della capsule si basa sul principio secondo cui sin dal concepimento l’uomo subisce influenze dal mondo esterno che inevitabilmente condizionano il suo naturale percorso evolutivo. Il concetto di trasformazione viene espresso dalle modellistiche dei capi, soprattutto dei capispalla, modificati nei codici più tradizionali.

Kaleem A. Iverson con ‘Ladies…ladies…ladies’ – women’s wear capsule collection.
Le donne svolgono ruoli importanti nel mondo ecclesiastico? È partendo da questa provocazione che Kaleem ha creato una collezione “rebel feminist” ispirata al ruolo della donna all’interno della Chiesa. Quella rappresentata è una donna che, pacificamente, si ribella al sistema ecclesiastico snaturandone la sua origine, mostrando disapprovazione, escludendo la figura maschile dai ruoli più importanti.

Marta Trabucchi con ‘BORN TO RIDE’- women’s wear capsule collection.
L’idea della collezione donna trae ispirazione dalla grande passione di Marta: la sua moto. La capsule ripercorre e affronta alcuni dei più importanti aspetti dell’essere motociclista: la tuta, la simbiosi con il proprio mezzo, l’effetto dell’aria che scorre intorno al corpo. I capi rendono omaggio alla moto della stilista, “senza la quale tutto questo” – scrive lei stessa – “non sarebbe possibile”.

Gianni D’Aniello con ‘Dissociazione formale’- menswear capsule collection.
Dissociare o dissociarsi, dividere o dividersi, staccare o staccarsi, spostarsi, adattarsi a spazi nuovi: siamo il prolungamento delle nostre emozioni, la forma cambia a seconda del contesto, la figura si protrae verso una linea geometrica, le linee subiscono la nostra presenza e cambiano in base a ciò che sentiamo; una natura organica che può dissociarsi dalla nostra parte interiore e associarsi al materiale. Il tessuto si adatta al corpo, cade sulle spalle, crea dinamismo e genera energia; il corpo si adegua e tutto si conforma ad esso. Siamo la proiezione di elementi visti, provati, vissuti, rinnegati; la causa effetto delle nostre azioni che a loro volta hanno effetto su altro.

Anna Peretto con ‘Irrazionale equilibrio’ – women’s wear capsule collection.
È la fusione tra la ricerca continua di stabilità dell’artista Alexander Calder tramite le sue opere cinetiche “Mobile” con il pensiero della corrente artistica Assemblage. L’obiettivo è creare un equilibrio dato da forme, volumi, colori e tessuti in completa antitesi tra loro.

Ma Congyuan con ‘La Rinascita di Eros’- menswear capsule collection.
La collezione simula e narra il cambiamento che può avvenire nelle persone che riescono, dopo un lungo percorso, ad ottenere l’amore della persona amata. La capsule trae ispirazione da una favola d’amore e mette in luce come questo sentimento sia mistico, magico, ma al tempo stesso difficile da raggiungere. L’amore viene espresso come contatto reale tra due individui, coinvolti all’interno di un processo di fusione, come due atomi di un nuovo organismo che si separano, si aggrovigliano, si bloccano, si scontrano e si svincolano dal proprio destino, per poi condividerne uno comune.

Federica Passera con ‘Identità Fluide’ – women’s wear capsule collection.
Leitmotiv il concetto di identità. Partendo dall’idea di ‘società liquida’ teorizzata dal sociologo Zygmunt Bauman, la collezione affronta il concetto messo in relazione ai cambiamenti della società fino alla fusione con la realtà virtuale e tecnologicamente deformata.
Attraverso forme, volumi, linee, stampe e abbinamenti contrastanti, viene descritta la fluidità dell’identità: volumi morbidi in relazione ad elementi strutturati e rigidi come spalle definite, balze, rouches, tagli particolari in contrasto con linee più pulite, sono alcuni degli elementi che caratterizzano gli outfit.

Jiajia Wei con ‘Genesis System’- menswear capsule collection.
Un mondo fantastico: è questa la risposta di Jiajia Wei a numerosi quesiti che la giovane designer si pone sull’universo e la vita: quando nasciamo, come invecchiamo, se ci ammaliamo e quando moriamo… e se tutto fosse già prestabilito? L’universo è sempre stato animato dagli elementi naturali, emozionali, fisici e astratti che lo compongono? Fin dalla genesi e dall’avvento della civiltà la sua conformazione è sempre stata la stessa? Tra dubbi e perplessità vige anche l’ipotesi che il contesto in cui operiamo possa essere un’immensa piattaforma costituita da programmi e simulazioni.

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