Incontriamo Roberto Stella nella sua Sardegna.
Raccontaci la ragione della tua scelta nel mondo della moda
Sono come un contenitore di idee, fin da piccolo sono stata educato ai sogni e alla progettazione, per poterli realizzare o almeno per cercare di realizzarli.
Cosa pensi del tuo successo?
Non esiste delusione se ogni tappa del progetto viene vissuta come un traguardo. L’importante per me è fare, in una costante ricerca e progetto per realizzare idee e sogni.
Qual è il tuo motto nella vita?
“riassumo il concetto della Sardegna, colore, emozione e gioia”.
I colori, l’emozione e la gioia sono filtri importanti per guardare la realtà da punti di vista anomali e per inventare nuovi linguaggi oltre quello che la realtà in sé rappresenta.Per un designer credo sia un ingrediente fondamentale per creare emozioni positive e innovazione.
In che misura, secondo te, la moda è influenzata dalla società e quanto la moda influenza la società?
Moda e società coincidono. La traduzione in codici estetici dei fenomeni sociali si chiama moda. Paradossalmente esiste anche un viceversa visto che i codici della moda spesso influenzano i comportamenti, gli atteggiamenti sociali.
Che significa essere “designer concettuale”?
Il concetto nel design è solo il punto di partenza che attraverso la progettazione viene trasformato in funzione estetica. E il design non è arte.
Erotismo e moda: che tipo di incontro?
Credo che l’erotismo sia una componente intrinseca a tutti i soggetti. Basta saperla scovare. Creare sentimenti e reazioni è per me fondamentale per la percezione di un progetto di moda, di design o di qualsiasi altro tipo. La moda può essere un supporto casuale come un altro per esprimere un argomento come l’erotismo.
Come spieghi il fenomeno “fashion victim”?
La maggior parte degli individui ha bisogno di sentirsi uniformata, rassicurata da una tribù di appartenenza.
La “creatività” quanto ti ha condizionato?
Alla creatività ci si educa, è una disciplina che va coltivata per scavare nella propria fantasia e trasformarla in immaginazione.
Quanto la Sardegnaha influenzato le tua formazione e la tua affermazione?
Moltissimo. La Sardegna è un “mondo” straordinario, un posto che possiede tutti gli strumenti necessari per poter realizzare i propri sogni, trasformarli per poterli comunicare al mondo. È una magica terra del mondo, è una bolla da cui nascono e si diffondono grandi progetti, un grande contenitore di immaginazione, basta viverla per rendersene conto, non si può raccontare.