Presso la Libreria Mondadori di Via Piave 18, alle ore 17:30, l’autrice Lavinia Monti dialoga con il giornalista Roberto Gagliardini, direttore della comunicazione di ICOM Istituto per la competitività. Ingresso gratuito e aperto al pubblico.
Quanto è difficile trovare l’equilibrio tra ambizioni lavorative e relazioni personali? Meglio percorrere la strada di un futuro ben programmato o seguire l’istinto e cogliere le opportunità? È una storia di trasformazione che invita a riflettere sul coraggio del cambiamento Ma l’incertezza è più bella, il nuovo romanzo di Lavinia Monti – appena uscito nelle librerie e negli store online per Giacovelli Editore – che torna a raccontare la “generazione Erasmus” ora alle prese con la continua rivoluzione del proprio percorso lavorativo oltre che sentimentale. È un punto di vista privilegiato quello dell’autrice, maturato tra studi ed esperienze lavorative all’estero che hanno contribuito a plasmare in lei, sin da giovanissima, quella visione internazionale che oggi anima la sua scrittura e la sua vita professionale. Dopo una lunga e variegata esperienza nelle relazioni internazionali e le politiche europee della pubblica amministrazione, prima al Ministero degli Esteri come funzionaria della cooperazione e poi come dirigente di ruolo del Ministero dell’Economia, l’autrice è infatti recentemente approdata al Ministero per l’Università e la ricerca, dove si occupa dei temi che le stanno più a cuore, dirigendo l’Ufficio per la internazionalizzazione della formazione superiore.
Sabato 8 marzo a Roma, alle ore 17:30 presso la Libreria Mondadori di Via Piave 18, Lavinia Monti presenterà il suo secondo romanzo in un dialogo con il giornalista Roberto Gagliardini, direttore della comunicazione di ICOM Istituto per la competitività, un pomeriggio letterario (con ingresso gratuito e aperto al pubblico) per parlare del libro e di una generazione sospesa tra ambizioni globali e legami profondi.
Protagonista di Ma l’incertezza è più bella è Ludovica, una ventiseienne romana approdata a Bruxelles alla Commissione Europea tra entusiasmo e incertezze. Uno stage che la coinvolge sempre di più, amicizie variopinte e traslochi frenetici rendono la sua vita dinamica e stimolante. Ma il pensiero torna costantemente a Roma, dove l’aspettano un fidanzato sfuggente e un dottorato vinto quasi per caso, che sembra la chiave per dare solidità alla loro relazione. Il rientro alla base, tuttavia, non è l’atterraggio morbido che sperava: una professoressa tirannica, una vecchia fiamma che riemerge, il senso di inadeguatezza nel ritrovarsi sotto il tetto dei genitori fanno a gara nell’alimentare dubbi e rimpianti per aver lasciato anzitempo la capitale della UE. Nei corridoi della Commissione Europea di Bruxelles, tra i rituali del Ministero degli Esteri a Roma e i negoziati dell’ONU nella magnetica New York, il romanzo esplora con passione e disincanto il fascino dell’incertezza e il coraggio di affrontare risposte che si trasformano in nuove domande.
Ricco di dialoghi brillanti e di accurate descrizioni di ambienti internazionali, accademici e istituzionali, il romanzo intreccia speranze e inquietudini sul futuro in cui è facile rispecchiarsi. Con raffinata ironia, celebra la bellezza di una vita in continua evoluzione, tra scelte, errori e, soprattutto, momenti di crescita personale. Uno spirito di adattamento insito nell’essere umano e particolarmente spiccato nel personaggio ben costruito e raccontato da Lavinia Monti, alla ricerca del suo posto nel mondo con tutti i suoi sogni, tutte le sue paure e le sue ambizioni.
Lavinia Monti, romana, coltiva da sempre un legame profondo con l’Europa. Un Erasmus in Francia, un Master al Collège d’Europe, uno stage all’ONU, un tirocinio alla Commissione Europea e un dottorato in diritti umani hanno contribuito a forgiare sin da giovanissima la visione internazionale che oggi anima il suo lavoro e la sua scrittura. Il suo percorso professionale è iniziato con attività di insegnamento e di ricerca, per proseguire al Ministero degli Esteri come funzionaria della cooperazione allo sviluppo. Nel 2010, dopo aver superato il corso-concorso per dirigenti dello Stato della Scuola Nazionale dell’Amministrazione, è entrata al Ministero dell’Economia e delle finanze, dove ha svolto numerosi incarichi dirigenziali, accomunati dalla dimensione europea, internazionale e di policy making. Dal febbraio 2025 si è spostata al Ministero per l’Università e la ricerca, dove dirige l’Ufficio per la internazionalizzazione della formazione superiore. Dopo alcune pubblicazioni di carattere saggistico, ha esordito nel 2022 nella narrativa con “La Ragazza con l’Europa in tasca” (ed. Bookabook).